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TiSki / Ticino Freestyle
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Nicole Gasparini si prepara per la Coppa del Mondo di Airolo-Pesciüm
NewsNicole Gasparini gareggerà in due tappe di Coppa Europa a Krispl (Austria), previste per il 3 e il 4 marzo, con lo scopo di prepararsi al meglio per la competizione di Coppa del Mondo in casa, ad Airolo-Pesciüm, che si svolgerà sabato 10 marzo.
La 20enne di Cadro, atleta dei quadri A di Swiss-Ski e già vincitrice della Coppa Europa nel 2016, è di ritorno alle gare dopo qualche mese di stop, causa una contusione ossea al ginocchio patita nel mese di dicembre, durante la trasferta di Coppa del Mondo in Cina.
Nicole, tornata a saltare e a sciare tra le gobbe, sembra essersi messa il recente infortunio alle spalle e non vede l’ora di ritornare a sentire l’adrenalina pre e post gara. La scelta di tornare alle competizioni nel circuito europeo e non direttamente nella tappa di Coppa del Mondo in Ticino, quindi senza alcuna pressione e senza pretese di risultato, è una strategia azzeccata.
Noi siamo sicuri che alla Coppa del Mondo di Airolo-Pesciüm Nicole sarà pronta a dare battaglia alle altre concorrenti per un posto in finale!
Debby Scanzio 21esima ai Giochi olimpici di Pyeongchang
NewsDeborah Scanzio ha terminato al 21esimo posto alle Olimpiadi di Pyeongchang, non riuscendo così ad accedere alle finali per una sola posizione.
Il programma della gara ha previsto due qualifiche, dove la seconda conta solo se migliore, il cosiddetto formato “best run wins”. Quindi, nella prima qualifica, che si è svolta venerdì 9 e che ha regalato l’accesso immediato alle fasi finali alle prime dieci sciatrici, Debby ha concluso alla 21esima piazza; mentre nella seconda, che si è tenuta oggi (domenica 11) e che offriva altri dieci posti validi per gli atti conclusivi, è arrivata sfortunatamente 11esima.
Sulla difficile pista di gobbe del Phoenix Snow Park, Debby non è riuscita a esprimersi al meglio: alla prima opportunità, un errore sotto al primo salto ha inciso pesantemente nelle note relative alla sciata, mentre alla seconda chance, la discesa è stata molto più pulita e solida (sono 3.5 i punti in tecnica ottenuti in più), ma un po’ più lenta (quasi mezzo secondo, questa volta circa 0.5 punti in meno) e lievemente meno performante nella parte acrobatica (circa 0.3 punti in meno). Alla fine, anche se la seconda run gli è valsa 69.02 punti complessivi, rispetto ai precedenti 66.38 punti, Debby è restata fuori dalla finale per soli 0.34 punti.
Le fasi finali sono state invece tre: la prima finale a venti atlete, la seconda a dodici e la terza, la “super final”, con le migliori sei freestyler a darsi battaglia per realizzare il sogno di una medaglia olimpica. A fregiarsi del titolo di campionessa olimpica è stata la diciannovenne francese Perrine Laffont, mentre ha conquistato l’argento la canadese Justin Dufour-Lapointe, già campionessa a Sochi 2014, e la medaglia di bronzo è andata alla kazaka Yulia Galysheva.
Archiviata la gara delle donne, domani (lunedì 12 febbraio), andranno in scena gli uomini, con la qualifica 2 e le finali. Purtroppo, con il brutto infortunio di Marco Tadè, avvenuto nell’ultimo giorno di allenamento a Tignes (Francia), a soli due giorni dalla partenza per i Pyeongchang, la Svizzera (e il Ticino) questa volta non sarà presente…
Per i risultati completi clicca qui.
-1 ai Giochi: breve intervista a Deborah Scanzio
IntervisteOrmai ci siamo quasi. Domani, venerdì 9 febbraio, la cerimonia di apertura, prevista alle ore 20 (le 12 in Svizzera), darà il via ufficiale ai 23esimi Giochi olimpici invernali. Attenzione però, perché qualche ora prima, la nostra Deborah Scanzio sarà impegnata nella qualifica 1 di moguls. La qualifica 2 e le finali si svolgeranno invece domenica 11 febbraio.
Nell’attesa di ammirare Debby questa notte, la qualifica donne è infatti prevista dalle ore 10 locali (alle 2 svizzere), vi proponiamo una breve intervista!
In che stato d’animo e con quali obiettivi ti avvicini ai Giochi olimpici di Pyeongchang?
Le ultime settimane sono state un’altalena di emozioni. Sono passata dallo stress e dall’angoscia durante la tournée americana, quando non riuscivo a sciare bene e ottenere la qualifica olimpica, al sollievo per esserci riuscita all’ultima occasione. Poi ci sono stati alcuni giorni sereni a casa e poi di nuovo un momento difficile, l’infortunio di Marco a pochissimi giorni dalla partenza. Ovviamente il mio dolore non sarà mai comparabile al suo, ma ero comunque molto triste. Ora sono in Corea da alcuni giorni e mi sento bene, ho uno staff eccezionale che oltre ad aiutarmi tecnicamente, fa tantissimo per permettermi di lavorare in un ambiente rilassato e tranquillo.
Questa sarà la tua quarta Olimpiade, pensi che aver vissuto esperienze di tal tipo in precedenza possa essere in qualche modo d’aiuto?
È una domanda che mi hanno fatto spesso in questi giorni, ma sinceramente non mi sento avvantaggiata rispetto alle avversarie più giovani. So come ci si sente in partenza ad un evento del genere, ma alla fine quello che ti dà sicurezza è allenarsi bene i giorni prima della gara.
La cerimonia d’apertura è sicuramente tra i momenti più significativi di tutta l’esperienza olimpica. Qual è stata, tra quelle di Torino, Vancouver e Sochi, quella che ricordi con maggior entusiasmo?
Ho partecipato solo a quella di Vancouver e a quella di Sochi, entrambe sono state molto emozionanti. In Canada ovviamente perché era la prima volta, mentre a Sochi perché con me c’era anche Giacomo “Jack” Matiz, dunque è stato bello condividere un momento così importante con un amico e compagno di squadra.
La tua quarta partecipazione olimpica, ma la prima con i colori rossocrociati. A livello emotivo, pensi che questa volta potrà essere in qualche modo simile a quella di Torino 2006?
Non direi, sono due situazioni diverse. Là ero vicina a casa e dunque c’era tutta la mia famiglia a sostenermi, qui non sono potuti venire, ma ci saranno comunque delle persone a me care a fare il tifo per me.
A Sochi 2014 il tuo compagno di squadra era Giacomo Matiz. A Pyeongchang 2018 invece sarà il tuo allenatore. Com’è avvenuto questo cambiamento?
Jack dopo aver terminato la sua carriera è entrato a far parte dello staff di Swiss-Ski come coach, inizialmente seguiva i giovani in Coppa Europa, poi dalla primavera 2016 ho chiesto se potevo allenarmi con lui. Sapevo che la sua grande esperienza quale atleta e il suo carattere, sempre solare e positivo, era ciò di cui avevo bisogno in questo momento della mia carriera. L’intesa tra noi due è stata subito ottima e l’impatto avuto sui miei risultati ne è la dimostrazione.
Sempre con Jack hai condiviso gran parte della tua carriera, tra viaggi, allenamenti, gare, feste, vittorie e sconfitte. Tutti avvenimenti che hanno portato ad una grande amicizia. Pensi che la sua figura possa descriversi come quella di “allenatore-amico”? In che modo ti è stato prezioso il suo contributo in questi ultimi anni?
Essendo una persona molto sensibile ed emotiva e spesso troppo severa con me stessa, con Jack sapevo che mi sarei trovata più a mio agio anche ad esternare le mie sensazioni, soprattutto emotive, e che il suo carattere avrebbe influito positivamente su di me, portando serenità e equilibrio emotivo. Ovviamente, conoscersi da così tanto tempo rende tutto più facile.
I Giochi sono sicuramente un’occasione unica per poter conoscere e socializzare con i migliori atleti al mondo. Di quelli che competeranno a Pyeongchang, c’è uno sportivo in particolare che ci terresti ad incontrare?
Non saprei rispondere. È strano, ma non mi viene in mente nessuno di particolare, forse perché tanti li ho già incontrati nelle passate edizioni dei Giochi.
Qual è l’ingrediente segreto che nella tua carriera di sciatrice ti ha permesso di arrivare dove sei ora?
Sicuramente la costanza nel lavorare duramente e la determinazione nel voler raggiungere i miei obiettivi. Non mi ritengo una sciatrice particolarmente talentuosa, ma in compenso ho una testa dura, che non è sempre un vantaggio, ma senz’alcun dubbio mi ha permesso di arrivare fino a qui. Ho collezionato centoventicinque partenze in Coppa del Mondo, quattro Olimpiadi, una vittoria in Coppa del Mondo nel 2016, una medaglia di bronzo ai Mondiali nel 2007 e diversi podi sempre nel circuito maggiore.
Finite le Olimpiadi ci sarà la Coppa del Mondo a due passi da casa tua. Con famiglia, amici e altre persone da tutto il Ticino che ti sosterranno, come pensi che vivrai questa gara?
Sarà l’ennesimo sogno che si realizza. A proposito del freestyle in Ticino, con piacere ho lavorato allo studio di fattibilità per il centro nazionale di allenamento del freestyle (per le discipline di moguls ed aerials, che dovrebbe realizzarsi nei prossimi anni, ndr) che verrà costruito ad Airolo; un progetto ambizioso e qualche cosa di assolutamente vantaggioso per i futuri freestyler ticinesi, peccato però che non lo vivrò da atleta. Ritornando alla Coppa del Mondo di Airolo, a me sarebbe dispiaciuto concludere la mia carriera senza più avere l’occasione di gareggiare in casa (l’ultimo evento di Coppa del Mondo ad Airolo risale al 2004, ndr). Grazie alla Federazione Sci Svizzera Italiana, e soprattutto ad Andrea Rinaldi ed Enzo Filippini, potrò vivere questa emozione! Un grazie a tutti quelli che stanno lavorando per organizzare questo grande evento ad Airolo!
Grazie A TE, Debby, per tutte le emozioni che ci hai regalato in questi anni.
In bocca al lupo per i Giochi!
Clicca qui per visitare il sito ufficiale di Deborah e clicca qui per la sua pagina facebook.
I risultati dei Campionati regionali FSSI
NewsÈ appena trascorso un fine settimana piuttosto intenso per il freestyle ticinese. Sabato 27 e domenica 28 gennaio si sono svolte infatti tre gare valide per i Campionati regionali FSSI. I tre appuntamenti, nelle discipline di moguls, dual moguls ed aerials, hanno visto infatti la partecipazione di un folto gruppo di giovani: oltre ai rappresentanti ticinesi e d’oltralpe, hanno dato spettacolo anche freestyler provenienti dalla Germania e dall’Austria, per un totale di circa quaranta atleti. La pista di gobbe “Ducia du Berto” e sulle piattaforme di salti di Airolo-Pesciüm, stazione sciistica ormai solita a ospitare eventi di freestyle, i concorrenti hanno cercato di impressionare i giudici e divertire gli spettatori presenti.
Nella giornata di sabato sono andate in scena le competizioni di aerials, la mattina, e di moguls, il pomeriggio. Nella prima gara, categoria ragazzi, a vincere è stato lo svizzero Fabian Bader, seguito dal connazionale ticinese Enea Buzzi e dal tedesco Luis Thiel. Nelle ragazze invece ha trionfato la svizzera Ursina Platz, seguita dall’austriaca Lea Rettenbacher e dall’altra elvetica Sara Kümin. Enea Buzzi, classe 2004, si è laureato quindi campione regionale di aerials, precedendo il coetaneo Oliver Crameri e Giosuè Martinoli, classe 2001. Emilie Foresti, classe 2004, invece si è presa invece il titolo di campionessa regionale di aerials, precedendo Marla Coch, classe 2002. Nell’evento di moguls, categoria ragazzi, ha prevalso Enea Buzzi, conquistando quindi anche la nomea di campione regionale in questa disciplina, con Giosuè Martinoli al 2° posto e Riccardo Pascarella, classe 2002 al 3° rango. Nelle sciatrici invece ha vinto l’austriaca Julia Schwendiger, seguita dalle germaniche Annika Merz alla 2° piazza e Elisa Stoiber alla 3°. Ad aggiudicarsi il premio come campionessa regionale di moguls è questa volta Marla Coch, che ha battuto Emilie Foresti.
Nella soleggiata giornata di domenica si è svolta invece la competizione di dual moguls (gobbe in parallelo): tra i giovani freestyler, ad ottenere la vittoria è stato Riccardo Pascarella, autore di discese impeccabili in parallelo, seguito dai compagni di squadra Giosuè Martinoli e Oliver Crameri, classe 2004. Tra le giovani sciatrici, è stata Annika Merz ha occupare il gradino più alto del podio, tallonata dalle austriache Julia Schwendiger e Lea Rettenbacher. A fregiarsi del titolo di campione e campionessa regionale nella disciplina dual moguls sono stati quindi Riccardo Pascarella e Emilie Foresti, quest’ultima precedendo la compagna di squadra Marla Coch.
Le classifiche complete:
Olimpiadi Pyeongchang: Swiss-Ski ufficializza la partecipazione di Tadè e Scanzio
NewsQuesto pomeriggio, alle ore 14:00, Swiss-Ski ha ufficializzato la presenza di Marco Tadè e Deborah Scanzio nella lista degli atleti convocati per gli imminenti Giochi olimpici di Pyeongchang.
I due freestyler ticinesi saranno a Tignes (Francia) per un campo di allenamento preolimpico, dal 27 al 30 gennaio, con lo scopo di prepararsi al meglio e scaldare i motori in vista dell’appuntamento olimpico. Poi, il 1 febbraio, partiranno finalmente per la Corea del Sud. Dal 5 all’8 febbraio ci saranno gli allenamenti ufficiali, mentre il 9 febbraio le qualifiche 1 sia uomini sia donne, oltre la consueta cerimonia di apertura in serata (all’orario di pranzo in Svizzera). L’11 febbraio ci sarà poi la qualifica 2 e le finali delle donne, mentre il 12 febbraio la qualifica 2 e le finali degli uomini.
Per vedere il programma dello sci freestyle (Moguls) nel dettaglio clicca qui.
Ticino Freestyle è entusiasta di vedere due suoi atleti vestire i colori rossocrociati alla manifestazione sportiva per antonomasia. Tutto il movimento freestyle del nostro Cantone è orgoglioso di Marco Tadè e Deborah Scanzio, inoltre spera, alle prossime Olimpiadi, di poter ammirare ancora atleti ticinesi del loro calibro.
In bocca al lupo!