Marco Tadé e Nicole Gasparini, i due maggiori esponenti elvetici nel Moguls, hanno terminato al 7° e rispettivamente al 41° posto nella classifica generale. Globo di cristallo per Laffont e Graham.
È calato il sipario sulla Coppa del Mondo (CdM) di Moguls: domenica 14 marzo, con l’annullamento dell’ultima tappa in calendario, un Dual Moguls che si sarebbe dovuto svolgere ad Almaty, in Kazakistan, è stata decretata la fine di una stagione inusuale, dimezzata nei suoi appuntamenti (quasi esclusivamente) dalla pandemia che ormai ci accompagna da più di un anno. Il globo di cristallo è stato infatti consegnato nelle mani della vincitrice e del vincitore dopo appena cinque gare. Gli appuntamenti cancellati nel corso dell’inverno sono stati cinque, quattro a causa del Covid-19 e uno, quest’ultimo, a causa della meteo avversa. Marco Tadé, punta di diamante di Swiss-Ski nel Moguls, ha terminato al 7° posto della classifica generale: “Sono molto soddisfatto del piazzamento nella generale, da questo punto di vista è la mia miglior stagione. Se voglio trovare il pelo nell’uovo dopo un ottimo inizio sono andato un po’ in calando e l’infortunio alle costole a febbraio mi ha impedito di prepararmi a dovere per i Mondiali”, dichiara Tadé. Dopo l’esaltante 2° posizione ottenuta nella prova inaugurale in Finlandia, il freestyler ticinese ha ottenuto un 12° e un 5° rango in Svezia e un 14° e un 17° posto negli Stati Uniti. Purtroppo, ai Mondiali non sono arrivati i risultati sperati e in entrambe le prove (in singolo e in parallelo) è rimasto fuori dalle finali. Il 25enne di Tenero non era mai entrato prima d’ora nella top-10 della generale: nella stagione 2014-2015, quando conquistò il suo primo podio in CdM (3° posto negli Stati Uniti), terminò in 13° posizione, mentre in quella 2016-2017, stagione nella quale si mise al collo il bronzo iridato e ottenne un 2° posto in Cina, si prese la 14° piazza. Per il prossimo inverno le idee sono chiare: l’obiettivo è riconfermarsi nella top-10 di CdM e per riuscirci Tadé intende innalzare il proprio livello, “introducendo più difficoltà sui salti grazie ad un double full (mortale indietro con doppio avvitamento, ndr) sul primo salto e aggiungendo più velocità nella sciata”.
Ad Almaty, la francese Perrine Laffont, campionessa olimpica in carica, ha ricevuto il suo quarto globo di cristallo consecutivo, mentre l’australiano Matt Graham, dopo esserse salito sul podio nel 2016 e nel 2017, ha conquistato la sua prima vittoria nella generale ponendo così fine all’egemonia del canadese Mikael Kingsbury che durava dal 2012. Ad impedire a Kingsbury di mettere le mani sul suo decimo globo di cristallo consecutivo è stato anche l’infortunio alla schiena che lo ha tenuto lontano dalle prime tre gare, mentre nelle uniche due tappe alle quali ha preso parte è stato capace di prendersi la vittoria. Il premio come miglior esordiente nel circuito (in inglese “Rookie of the Year Award”) nella categoria femminile e in quella maschile è andato agli statunitensi Kai Owens e Nick Page, i quali hanno anche condotto gli Stati Uniti alla vittoria della speciale graduatoria a nazioni. In campo femminile Nicole Gasparini ha invece concluso in 41° posizione nella generale. Dopo aver vissuto anni difficili a causa dei continui infortuni, la 23enne elvetica puntava questa stagione a ritrovare la giusta fiducia sugli sci e la miglior condizione possibile. Le ambizioni di risultato sono quindi rimandate all’anno prossimo, l’anno dei Giochi olimpici.
La stagione 2020-2021 di CdM è ricapitolata nell’articolo della FIS.